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Serie II file 18
Nell’episodio dal titolo "Lupin e le canto pistole", Margot passa un’intera giornata nella biblioteca di Londra. Non si tratta di un improvviso desiderio di cultura, bensì della consueta brama di tesori. Intende infatti documentarsi su una preziosa pistola d’oro, con proiettili di diamante, appartenente alla famiglia Wilhelm. La ragazza chiede a Lupin di rubarla per lei. Il curioso oggetto è stato però ereditato da Brillia, figlia del vecchio Wilhelm, e in ottemperanza al proprio codice d’onore Lupin non se la sente di derubare una fanciulla indifesa. Nel frattempo qualcun altro sembra interessato alle pistole celebri. Si tratta di un certo Jin Benki, il quale, grazie a un’arma che emana un raggio magnetico, sta trafugando tutte le pistole importanti, compresa quella di Jigen. Ora vorrebbe anche la Walter P38 di Lupin, e per questo lo sfida a un duello sul Ponte di Londra. La sfida viene però interrotta dall’arrivo di Zenigata. La faccenda resta quindi aperta, e porterà a una serie di colpi di scena destinati a rivelare la vera identità di Benki, nonché i suoi scopi reconditi.
Da Londra a Los Angeles nell’episodio "Anche gli angeli esistono". La banca nazionale della città custodisce alcuni preziosi gioielli su cui Lupin vorrebbe mettere le mani. Intuite le sue intenzioni, Zenigata si reca in America per cercare di fermarlo. Interessato al bottino è anche un certo Harry Latolar, professionista delle armi ora ritiratosi a vita privata in un ranch della Death Valley. L’uomo intende utilizzare il ricavato della rapina per pagare una costosa operazione che potrebbe ridare la vista a sua figlia, la piccola Mary. Un’intenzione che fa breccia nel cuore di Lupin e soci, in particolare di Goemon, e che porta a un cambiamento dei loro piani.
Si prosegue con "Il letto d’oro", in cui Margot vuole che Lupin rubi per lei il favoloso letto d’oro appartenuto al re di Francia Luigi XIV e ora di proprietà del colonnello Morgan, l’uomo più ricco del Texas. Lupin si lascia convincere, ma Morgan non pare preoccuparsene, anzi, sembra attendere con impazienza l’arrivo del ladro. Morgan infatti brama da tempo di potersi confrontare con un avversario del suo calibro, e ora può dare libero sfogo al suo spirito bellicoso, scatenando contro di lui un gigantesco arsenale persino carri armati e aerei. Riuscirà Lupin a portare a termine il colpo?
Nell’episodio "Il mistero dell’isola", Lupin e Margot si trovano sull’isola Testa del Diavolo per scoprire il mistero che avvolge l’antica famiglia degli Heike e il loro favoloso tesoro. Per questo i due si avventurano nell’inquietante bosco Mangiauomini, nel quale, secondo la leggenda, tra la nebbia vagano gli spiriti degli antichi guerrieri della famiglia Heike. In quel luogo sinistro, i due si imbattono in individui vestiti da samurai, ma non si tratta di fantasmi, bensì di uomini in carne e ossa al servizio del rampollo degli Heike. Questi presunti "spiriti" rapiscono Margot e la conducono al castello di famiglia. L’obiettivo è quello di trovare una sposa per il loro giovane padrone, così da avere dei discendenti che portino avanti la gloriosa tradizione degli Heike. Ovviamente, Lupin si lancia al loro inseguimento, con un duplice obiettivo: liberare Margot e trovare il tesoro.
Si arriva infine all’episodio "Una leccornia per gatti". A New York vive una ragazza, la cui massima aspirazione è esibirsi come ballerina in un locale di Broadway. Decide così di guadagnare un po’ di notorietà sfruttando la fama di Lupin III. Per questo diffonde la falsa notizia che il celebre ladro le ha rubato… il gatto! Per giustificare tale furto, la fantasiosa giovane spiega che il suo micio ha una particolarità: è l’unico felino al mondo che si nutre di matite da disegno. Questa buffa caratteristica incuriosisce due ladruncoli, Bugley e Patcher, che decidono di mettersi sulle tracce dell’animale. Nel frattempo, Lupin, infastidito dalla falsa accusa, si lancia alla ricerca del gatto, con l’intenzione di restituirlo alla padrona e porre fine alla vicenda. Nel finale, finalmente, si scoprirà il motivo del bizzarro comportamento felino.
Il doppiatore
Anche se il doppiatore italiano ufficiale di Jigen è considerato Sandro Pellegrini, quest’ultimo non è stato l’unico a donare la voce al burbero pistolero. Prima di lui, infatti, Germano Longo lo ha interpretato nella prima serie televisiva. Professionista navigato, Longo ha lavorato a molte altre produzioni animate, tra cui vanno citate almeno le serie Remì, Occhi di gatto, Beetle Bailey, Atlas Ufo Robot e i film Fantasia e Asterix e la sorpresa di Cesare. Attivo anche nel mondo dei telefilm live action, lo si può trovare nei credits di L’uomo da sei milioni di dollari, Buck Rogers e La grande vallata. Ma Longo è anche un attore che vanta innumerevoli presenze in produzioni nostrane, dal 1954 fino agli anni Ottanta. Tra i film a cui ha partecipato vi sono molti western e pellicole in costume, tra cui Maciste nella terra dei ciclopi (1961), Il trionfo di Robin Hood (1962), Adios Gringo (1965), La colt è la mia legge (1965).
Colpi di genio
I migliori furti di Lupin III
Nell’episodio dal titolo "Il letto d’oro", Lupin III deve rubare un letto costruito col prezioso metallo. Appartenuto a Luigi XIV, detto anche il Re Sole, il baldacchino si trova ora in Texas, nella dimora del colonnello Morgan, suo proprietario. Inizialmente Lupin ritiene il colpo molto semplice, ma appena prova ad avvicinarsi al letto scopre che è ottimamente custodito, dato che non solo si trova in una stanza che è una vera e propria cassaforte, ma è anche protetto da un allarme a raggi infrarossi che attiva dei laser mortali. Inoltre, se necessario, la stanza/cassaforte in cui si trova viene allagata con del vetriolo, un acido in grado di uccidere chiunque, ma che non intacca l’oro di cui è stato lo storico letto. In più, il colonnello Morgan affronta Lupin e soci da una vera e propria base sotterranea, una sala di controllo posta sotto il giardino della sua villa. Lì si trovano i computer che gestiscono tutte le armi collezionate nel corso della sua carriera militare e che ora vengono scagliate contro Lupin. Ma il geniale ladro non intende certo arrendersi, e decide di utilizzare le armi del ricco texano a proprio vantaggio. Mette infatti una rete all’imbocco di un potente cannone e la lega con una corda alla gigantesca cassaforte. Quando Morgan ordina di sparare col cannone, il proiettile trascina con sé il forziere. Goemon, con la sua spada, ne taglia uno spigolo, facendo fuoriuscire l’acido. A quel punto, Jiegen spara alla fune, liberando la cassaforte, che con qualche altro colpo di katana viene aperta da Goemon. Ora il letto è nelle mani dei ladri che lo trasportano al sicuro. Ancora una volta l’ingegno ha avuto la meglio sulla forza bruta.
Il Texas
È uno dei cinquanta Stati che compongono gli Stati Uniti d’America, e si trova all’estremo sud del Paese, al confine con il Messico. La sua capitale è Austin, ma la città più grande è Houston. Il Texas, noto anche come "lo stato dalla stella solitaria", per via della stella che appare sulla sua bandiera, si è dichiarato indipendente dal Messico nel 1836 e, per una decina d’anni, è stato una nazione autonoma, col nome di Repubblica del Texas. È entrato a far parte degli Stati Uniti solo nel 1845, come ventottesimo Stato. È all’epoca della sua indipendenza che nascono i famosi Texas Ranger, ancora esistenti e attivi con compiti di polizia tra cui investigazioni speciali, cattura di ricercati ed evasi, protezione della vita e della proprietà privata, assistenza alla polizia locale nel reprimere il crimine e la violenza. Oggi il Texas è noto per essere lo stato più conservatore degli Usa, dal rigido sistema giudiziario.
Parola di Lupin
"Se mi ritirassi ora, tutti penserebbero che sono un vigliacco. Ormai ho cominciato, e devo arrivare sino alla fine."
"Lupin non si deve riposare!"
"È come rubare una mela da un frutteto."
"Baci con lo scrocchio? Margot, quando fai così devi sempre chiedermi qualcosa…"
Il mondo di Lupin
Nell’episodio "Il mistero dell’isola", Lupin si imbatte in un discendente degli Heike, antico casato giapponese rimasto legato a tradizioni ataviche, tanto da imporre ai suoi guardiani di vestirsi come antichi samurai. Ma chi erano questi guerrieri? Letteralmente samurai significa "colui che serve", e il termine cominciò a essere utilizzato tra il nono e l’undicesimo secolo. All’inizio erano pochi e poco addestrati, poi, con il tempo, crebbero in numero e abilità. In particolare, fu il tentativo di invasione del Giappone da parte dei Mongoli, avvenuto sul finire del XIII secolo, a farne crescere il numero. Sei secoli di guerra civile, con i daimyo (signori locali) che si combattevano e un imperatore che rimaneva solo una figura simbolica, li resero poi indispensabili negli equilibri di un Paese ancora in trasformazione. Questi antichi guerrieri avevano un proprio codice d’onore, il bushido, basato su principi confuciani e sul buddismo zeno. L’etica del samurai ne condizionava la vita, imponendogli una rigida disciplina nelle arti marziali, un comportamento raffinato nella vita quotidiana e assoluta fedeltà al proprio padrone. Nel periodo Togukawa (1603-
Avance indiscrete
A Zenigata capita di subire le avance di uno sceicco arabo. L’uomo lo assume per proteggere la sua collezione d’arte, ma nel contempo non nasconde di essere attratto dall’affascinante uomo di legge. Ovviamente, affascinante per lui…
Animali alla terme
Durante un’avventura, Lupin si reca presso una sorgente termale per rilassarsi. Con sua grande sorpresa, però, scopre che è frequentata anche da orsi e da animali selvaggi. Si tratta di un fatto insolito ma reale: nel Nord del Giappone, infatti, le scimmie sono solite immergersi nelle acque calde delle terme per contrastare il freddo.
Angeli & pistole
L’episodio della seconda serie di Lupin III dal titolo "Anche gli angeli esistono", ricorda il vecchio film hollywoodiano Angeli con la pistola. Anche in quella pellicola del 1961, girata da Frank Capra, alcuni gangster si fanno intenerire da una persona in difficoltà, in quel caso una vecchietta, e si prodigano per aiutarla nonostante la loro fama di pericolosi criminali. Come dire, anche i fuorilegge hanno un cuore.
Il personaggio
La piccola Mary è l’unica figlia di harry Zatolar, un ex professionista delle armi da fuoco. Vivace ragazzina dalla lunga treccia, Mary è sempre vissuta in una fattoria americana della Death alley, e ignora quindi i pericoli del mondo esterno. Cieca dalla nascita a causa di una grave malattia agli occhi, la bambina non ha mai perso l’entusiasmo e la gioia di vivere. La bimba ha una grande certezza: prima o poi un angelo le restituirà la vista. Un giorno incontra casualmente Goemon e, grazie alla simpatia che il suo cane John nutre nei suoi confronti. Mary arriva anche a pensare che sia un angelo giunto dal cielo per aiutarla. E Goemon non se la sente di smentirla.